Ciascun soggetto umano appartiene a vari gruppi: la famiglia, i colleghi, la
cerchia degli amici, l’impegno sociale, politico, sportivo o altro…: il gruppo è una
dimensione che ci appartiene profondamente e con cui abbiamo bisogno di imparare
a confrontarci per sviluppare, in maniera equilibrata, la nostra dimensione sociale.
Partecipare ad un gruppo analitico è l’occasione per imparare ad osservare,
riconoscere ed utilizzare i vari modi di relazionarsi con cui ciascuno si muove nel
mondo, spesso in maniera inconsapevole, esplorando nuove modalità possibili e
ampliando gli spazi di libertà.
Lo scambio con “altri” soggetti, simili e diversi, arricchisce la sensibilità e
l’esperienza relazionale di ciascuno, favorendo l’apertura, lo scambio e la
collaborazione.
Imparare a confrontarsi con la molteplicità di pensieri, di punti di vista, di differenti
sensibilità cui il gruppo apre, ci rende capaci di ampliare i confini del nostro piccolo
ego e di arricchirci di un patrimonio più ampio.
Il pensiero che dal gruppo può emergere, laddove ci si allena ad una buona
cooperazione, è decisamente più articolato e comprensivo di quanto la mente
individuale possa concepire.
Imparare a “sentire” e “pensare” in gruppo amplia in ciascuno gli spazi di riflessione
e di sensibilità ai vari punti di visione, alle varie e numerosi esperienze del vivere.